lee clow invece è vivissimo.

scusate l’ignoranza, ma prima di leggere l’intervista di bob garfield a lee clow, ieri, su advertising age, (tre riferimenti cool in una sola frase mi avrebbero permesso di evitare la premessa sull’ignoranza, ma sono una persona onesta, io) non avevo la minima idea di chi cavolo fosse lee clow.

lee clow è l’attuale imperatore creativo supremo di tbwa mondo.
(e solo questo, probabilmente, basta a conferirgli un’aspetto olografico tipo obi-wan dopo la sua morte)

ma più importante, lee clow, nato art director, è l’uomo che ha fatto:
il coniglietto rosa delle pile.
il film “1984” di apple, con cui è nato il concetto “think different”.

ecco.
quest’uomo, degno di rispetto anche solo per i dettagli esposti poco sopra, è nato nel MILLE – NOVECENTO – QUARANTADUE.
due anni dopo mia madre.
ma dopo dieci pagine di intervista, la conclusione è che i vecchi noiosi retrogradi conservatori bigotti siamo noi ggiovani moderni posturbani cool avanguardisti.

lee clow, lo so che non puoi assumermi. sono simpatica, ma il mio portfolio fa schifo.
però, almeno, per favore.
adottami.

2 Comments

  1. forse non è bill che è morto.
    forse è la pubblicità.

    ho due obiettivi sensibili da proporti come obiettivi di bombardamento. per eliminare il problema alla radice. (poi mi spiegherai anche perché ogni conversazione che faccio con te finisce sempre per cadere su argomenti che la fanno finire su echelon)
    bocconi per il lato marketing,
    accademia per il lato pubblicità.

    ti mando le mappe satellitari sul palmare usando una linea sicura?
    🙂

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