dunque, dunque. andiamo ancora più giù, rovistiamo nel torbido: non si resisterebbe alla ceretta in quanto maggiormente pelosi (fino allo stadio simil-scimmiesco), mi viene da supporre. ma non suppongo. (ho visto uomini soffrire e urlare, rimanendo altresì basito all’orrenda vista)
cioè.
perchè ci sono cose, che io, mica mi spiego.
tipo la flessibilità. noi stagisti – oddio, parlo poi della mia convenzione, la tua non so – non siamo tenuti a rispettare l’orario di ufficio: non si timbra il cartellino, insomma.
il massimo di flessibilità va dunque di pari passo con l’assenza di retribuzione.
ma… (il) flessibile è felice?
e se la tecnologia s’incapoccia con noi e viceversa, è forse solo l’ultimo episodio di questa barbarie?