un post perfetto per essere scritto a quest’ora, in questo giorno della settimana.
era da un po’ che m’interrogavo ansiosamente sull’esistenza di un concetto aggregatore per donne, che avesse la stessa potenza del calcio. ora, forse quest’argomento, inteso come un tema che riesce a farti chiacchierare in maniera sciolta e serrata con una donna come se foste amiche da secoli, così come succede con il calcio e gli uomini, non esiste davvero. perché non abbiamo, in effetti, una monomania così sviluppata, e perché sembrerebbe strano, con una signora che conosci da poco, parlare di karl lagerfeld così, ex abrupto. o di assi da stiro. o di borsette. o di rossano rubicondi. o di punto croce.
dicasi lo stesso per il fantacalcio: esiste un tema, un argomento, cui applicare un sistema di gioco simile al fantacalcio, che possa interessare il gentil sesso?
ebbene, oggi posso affermare orgogliosamente: sì.
sono fiera di segnalare questi tre favolosi link.
hollywood stock exchange (e la sua sottosezione tv stock exchange!)
non mi sono ancora iscritta perché temo fortemente l’addiction, e in questo periodo ho necessità di concetrarmi su altre cose leggermente più lucrative, in termini di denaro reale. ma questa è una grande rivoluzione, amiche e sorelle.
ringrazio tecnoetica per avermi fatto conoscere due dei tre link segnalati.
e via a comprare azioni dei nostri beniamini di hollywood, e dei nostri programmi preferiti!
coco chanel sarebbe orgogliosa di noi.
Io, così a naso, all’HSX un 10 Euro li punterei su Adrian Grenier (investimento di periodo medio-lungo).
E’ bello comunque vedere che qualcuno supporti i meritati sforzi di ScreenWeek.
@smeerch, hm, grazie per la soffiata, su entourage mi tocca mettermi in pari molto presto… terrò presente il tuo consiglio, anzi se poi in seguito vuoi farmi da consulente finanziario… 🙂
conoscevi già screenweek?
diamine ma sono proprio da casalinga disperata…
@Zazza: “sono” è terza persona plurale, o prima singolare? 🙂
Singora maria: io di Entourage non ho visto nemmeno una puntata (pur conoscendone l’esistenza). Ma ne apprezzo l’idea di fondo.
Il signor Grenier l’ho apprezzato già per quel raffinatissimo cammeo realizzato nel film “Il diavolo veste prada”
http://www.smeerch.it/2006/12/12/il-diavolo-veste-prada/
Con Screenweek ci ho lavorato per più di un anno come collaboratore. 😉
ah, giusto 🙂 beh, teniamolo d’occhio, che male non fa ^_^
ti farò sapere come va con screenweek nelle prossime settimane 😀
terza plurale 😉