rockpolitik

è chiaro che l’inno dell’udeur non può competere con yes,we can di barack obama.

però dà ancora lunghezze e lunghezze all’inno di forza nuova*, e a quello nuovo della casa delle libertà, la cover di “certe notti” cantata dall’imitatore di ligabue che suona la roland nel bar di un quartiere di periferia marginale di una città di provincia.
(anche se l’operazione cd e maglietta a 15 euro, e la possibilità di scaricare la suoneria, cosa che l’udeur non offre, non sono male.)

udeur, non avrai fatto centro nel paese e nel cuore della gente, ma nel mio, sí.

spero che gli altri partiti politici che scelgono di farsi un inno ad hoc si facciano avanti con qualcosa, se non meglio, almeno all’altezza.

*un sito che si distingue per l’usabilità: diciamo che il link alla canzone lo trova solo chi è davvero molto motivato all’ascolto.

5 Comments

  1. trashissime! in confronto pippo franco sembra tenco!

    certo che, con la continua proliferazione di partiti e movimenti, si crea un bel mercato per questi gggggiovani artisti di belle speranze.

    dimmi che hai trovato pure quello della lista “no euro”: secondo me è cantato a cappella su accompagnamento di un quartetto di ascelle

  2. “udeur, non avrai fatto centro nel paese e nel cuore della gente, ma nel mio, sí.”

    ma come faccio a battere questa?
    meglio linkare il tuo.. eppoi sai che io non copio da archive!

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