Non so se ha veramente a che fare con il mese di nascita. O con la stagione armocromatica.
Però stamattina mentre pioveva e bestemmiavo per la fanga, percependo chiaramente nelle mani quel freddo che poi a novembre diventa invalidità civile se non indosso i guanti da neve, ero felice.
Per il verde brillante delle foglie e dell’erba, per le foglie arancio giù (foglie arancio giuuuuuu), per l’odore di terra bagnata.
Anche, più prosaicamente, perché è una settimana di fila che non sudo, che non mi si squaglia l’idratante in faccia e che mi trucco – capisci? Mi trucco!
Oggi indosso i jeans per il terzo giorno di seguito, ho trovato un’altra varietà di zucca che mi piace a parte la butternut, la zucca delica, e sogno un andamento regolare delle temperature che tra due o tre settimane mi permetta di ipotizzare seriamente una polenta con le spuntature.
Tra poco sarà anche possibile andare a Villa Ada subito dopo pranzo, la fascia oraria più bella perché con questo clima siamo veramente io, il cane e gli alberi.
Autunno ti voglio bene, sei la mia stagione preferita. Resta qui con me, non andare via, soprattutto non far tornare quel caldo orrendo che c’era fino a due settimane fa.