flash back, forward, eccetera: welcome to the 10s.

quest’anno a natale ho approfittato per svuotare – in parte – anche la mia stanza a casa dai miei, che era rimasta congelata al 97, quando me ne sono andata da casa, sembrava un santuario all’adolescenza perduta.

i poster non li ho staccati dalle pareti, si rovina tutta la carta da parati, e le bottiglie accumulate nei primi due anni di alcolismo non sono state buttate, però sono comunque usciti da quella stanza tre sacconi di immondizia, se così vogliamo chiamarla, tra pezzi di carta inutili, oggetti improbabili, raccoglitori di polvere.

quello che si è salvato è stato messo dentro una cassa, e tra tutta quella roba spiccavano smemorande da un paio di chili l’una (chiediti poi perché hai scoliosi lordosi e cifosi tutte e tre assieme), foto, ritagli, articoli, lettere, audiocassette. e ancora manca la libreria, da pulire.

la cosa che più mi è costata è stato lo smantellamento dell’altare dedicato ai new kids on the block, che albergava nell’armadio centrale. foto appese all’interno, disegno fatto da me a 12 anni, ritaglio di “tutto musica e spettacolo”, sezione lettere dei lettori, in cui mi citavano per aver partecipato ad una polemica generata da due tizie che avevano scritto al giornale idolatrando i depeche mode e schifando i miei idoli. (dio sia lodato per l’assenza di internet all’epoca, ricordo ancora la lettera che scrissi, piena di improperi e offese gratuite nei confronti dei poveri depeche che non avevo mai ascoltato in vita mia.)

ho una foto, ma è troppo tenera e nostalgica per esporla.

la sera successiva sono andata a bere in un locale, il posto trendy del momento, e sembrava che la colonna sonora fosse stata studiata apposta.

sento una musica che mi ricorda qualcosa, aguzzo l’udito e la riconosco: è Serve The Servants, dei Nirvana, da In Utero. vado dal deejay a stringergli la mano, complimentandomi per la scelta, dicendogli che non sentivo questa canzone uscire da casse grandi da un mare di tempo, lui sorride. continua sul filone, mettendo rock anni 90, grandi classiconi, piccole chicche. mi commuovo ad ogni canzone, sarà colpa dei nkotb.

poi ho una visione chiara e nettissima: due ragazzini sul sedile posteriore di una macchina, con le cuffie, che mentre Serve The Servants esce dall’autoradio commentano tra di loro: “che musica di merda che ascoltavano mamma e papà…”

e niente, benvenuta negli anni 10, signora maria, la decade alla cui fine compierai 40 anni.

manuale win3.1
windows 3.1, manuale dell'utente. la mole imbarazzante.
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4 Comments

  1. @chiara, ti ringrazio per le segnalazioni ma preferisco ricordarmeli com’erano, ed evitare di ricordarmi come ero io 🙂

    @Sme, eh, forse un giorno ti faccio vedere la foto dell’altarino. 🙂

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