per tanti motivi, sono un ragazzo fortunato. per esempio, ho un papà che, oltre a parlare di argomenti estremamente più seri ed interessanti dei miei, ogni tanto scrive dei libri.
questa volta si è occupato di “antifascismo popolare” in un saggio, pubblicato da manifestolibri, che mette insieme, quasi come un romanzo, le storie di alcuni antifascisti (a me piace molto quella di ada grossi) sconosciuti ai più, ma che hanno contribuito alla storia del nostro paese.
visto che a parlarne bene ci ha già pensato qualcuno molto più qualificato di me, visto che vi sto invitando a leggerlo, non ho molto da dire. ah… beh… sì, una cosa ci sarebbe: (non glielo dico quasi mai, ma) sono orgoglioso di lui.