L’enormità degli accadimenti belli o brutti, nella vita, l’ho sempre vista negli occhi degli altri.
Il mio matrimonio, negli occhi di mio padre quando mi ha vista con l’abito.
La perdita di un genitore, negli occhi di una compagna di classe durante la veglia in casa sua.
L’attentato a Falcone, negli occhi di mia madre davanti alla tv.
Non saprei dire come stavo io, ma mi ricordo benissimo – e mi ricorderò sempre – come stavano loro.